La traduzione è donna?

Quando andavo all’università le studentesse in traduzione superavano nettamente il numero degli studenti. E credo che la tendenza sia rimasta la stessa ancora oggi.
Da quando lavoro come traduttrice freelance, ho riscontrato che le colleghe traduttrici sono di più dei colleghi traduttori.

Così mi sono chiesta: la traduzione è una professione prevalentemente femminile?

Ammetto che la domanda mi ha condotto verso un altro interrogativo: la traduzione è donna?

Per trovare una risposta, propongo una riflessione a partire da alcuni studi che affrontano la traduzione secondo una prospettiva di genere.

La Bella infedele

Sulla base della valenza femminile del termine “traduzione”, nel Seicento gli studi sulla traduzione in Francia coniano l’espressione delle traduzioni “belles infidèles“, focalizzate sulla cultura di arrivo: la traduzione bella, ben fatta, è infedele all’originale, mentre la traduzione fedele, quella letterale, parola per parola, è brutta.
L’idea richiama l’immagine della donna bella ma infedele in contrapposizione alla donna brutta ma fedele. E tutto ciò rientra nella sfera del matrimonio, con immagini di richiamo sessuale, fedeltà e tradimento.

Questa interpretazione è maschilista, come hanno sottolineato gli studi femminili sulla traduzione.
Prova a farci caso. Ancora oggi si parla di paternità di un testo, non di maternità. Con questa accezione il testo originale è maschio e alla scrittura dell’autore si contrappone l’attività derivata, quindi inferiore, della traduzione.

Infatti, se analizziamo il rapporto fra testo e traduzione, generalmente quest’ultima viene descritta come l’immagine dell’originale, lo specchio in cui il testo di partenza deve riflettersi.

La lingua madre

Un’altra affascinante prospettiva capovolge i ruoli. La traduzione non deve profanare la lingua madre, quindi il testo originale. La lingua, poiché materna, si riveste di un’immagine femminile: la fedeltà alla lingua madre deve essere preservata, così come la purezza del testo originale.

Ecco le immagini che si ripetono: bellezza, fedeltà, purezza. Si tratta di concetti associati alla figura femminile. Tutto questo basta a dire che la traduzione è donna?

3 casi in cui il prezzo di una traduzione aumenta

Quanto costa una traduzione? Ecco la domanda che tutti i potenziali clienti si pongono prima di richiedere una traduzione.
Non esiste una risposta universale a questo dubbio che assale anche i traduttori alle prime armi che devono stabilire le proprie tariffe. Il motivo è semplice: esistono tanti fattori che influenzano il prezzo di una traduzione, tra cui la combinazione linguistica, la data di consegna, il tipo di documento da tradurre.

Quando un potenziale cliente chiede un preventivo a un traduttore freelance o a un’agenzia di traduzioni, spesso tende a considerare la quotazione più alta delle sue aspettative. Purtroppo ci si attende tariffe decisamente basse perché la traduzione è un’attività spesso sottovalutata, mentre si tratta di una professione intellettuale che richiede competenze notevoli, non solo di natura linguistica.

Ci sono tre casi in cui il prezzo di una traduzione aumenta ed è bene tenere a mente questi fattori nel momento in cui si chiede un preventivo.

1. La traduzione è urgente

Quasi tutti i clienti necessitano di una traduzione in pochissimo tempo. Ma bisogna sapere che la data di consegna influenza notevolmente il prezzo, perché magari il traduttore sta lavorando ad altri progetti e deve dare la precedenza alla traduzione urgente, oppure la richiesta giunge di venerdì pomeriggio e la traduzione deve essere consegnata il lunedì mattina.
Molti traduttori applicano una tariffa maggiorata quando devono lavorare nel weekend. In ogni caso occorre ricordare che l’urgenza fa aumentare il prezzo della traduzione.

2. Il formato del file da tradurre è difficile da editare

Un traduttore preferisce lavorare con un file in Microsoft Word, perché facilmente editabile. Ma spesso il documento da tradurre è in PDF, il che fa aumentare il prezzo della traduzione, in quanto il traduttore deve convertire il file in un formato editabile per calcolare il preventivo ed effettuare la traduzione. E il tempo da impiegare in questo processo comporta una tariffa più elevata. Se è possibile, sarebbe quindi preferibile inviare il file da tradurre in un formato facilmente modificabile, in modo da risparmiare sulla traduzione.

3. Il contenuto della traduzione è molto tecnico

Il motivo per cui gran parte dei traduttori sono specializzati in determinati settori è proprio questo: conoscere a fondo l’argomento del documento da tradurre riduce i tempi di ricerca e di studio necessari per fornire una traduzione ottimale, perché il traduttore ha già acquisito la terminologia e può lavorare alla traduzione in tempi più rapidi.
Se invece il documento da tradurre tratta un argomento estraneo ai settori di specializzazione del traduttore, quest’ultimo avrà bisogno di più tempo per la ricerca terminologica necessaria allo svolgimento di un ottimo lavoro.

Se un potenziale cliente vuole risparmiare sulla traduzione, deve ricordare i tre punti che ho menzionato e seguire questi suggerimenti per lavorare al meglio con un traduttore freelance.

Che cosa rende attraente una lingua straniera?

Esistono motivi personali e scientifici alla base delle nostre preferenze per una lingua straniera. Ma cosa prevale in realtà tra ragione e sentimento?

Adoro l’inglese e il francese da sempre, tanto da scegliere la traduzione come attività professionale che mi permette di impiegare queste lingue di lavoro insieme all’italiano. Però ammetto di prediligere l’accento, lo spelling, la pronuncia e il vocabolario britannico rispetto all’equivalente americano.
La mia passione per l’inglese britannico ha ragioni soggettive? Tra i tanti fattori possibili, potrebbe essere una conseguenza della smodata ammirazione che nutro per le produzioni della BBC… ma è davvero così?

Di certo l’esperienza personale influisce sulla predilezione per una lingua straniera.

Inoltre un’associazione mentale può avere un impatto negativo nei confronti di una lingua.
Esempio: un ascoltatore superficiale non sopporta la lingua tedesca perché, purtroppo, la associa al nazismo e considera questa lingua come simbolo di asprezza, rigidità, atteggiamento inflessibile. Invece il tedesco è la lingua romantica per eccellenza, visto che il Romanticismo ha radici profondamente tedesche.

Eppure una lingua appare più o meno attraente per ragioni non del tutto soggettive. Secondo gli studi della sociolinguistica, esistono fattori rigorosi alla base:

  • Se una lingua è ampiamente diffusa (come l’inglese), tendiamo a preferirla a una lingua minore utilizzata da una piccola comunità.
  • Lo status politico, economico, culturale e sociale di un Paese influisce sulle nostre preferenze.
  • Se abbiamo una percezione positiva di una determinata comunità linguistica, allora tendiamo ad apprezzare maggiormente la lingua di tale comunità.

E le nostre impressioni prettamente personali?
Credo che il suono, la musicalità, l’armonia e la familiarità di una lingua abbiano una certa influenza soggettiva. Ognuno di noi preferisce una lingua rispetto a un’altra per ragioni individuali e difficili da razionalizzare, ma che forse sono legate alla sfera emotiva, alle esperienze vissute in prima persona, alle associazioni mentali ispirate da una lingua straniera.

Tuttavia è difficile distinguere tra i fattori che prevalgono nelle nostre preferenze: “ragione e sentimento” sono equamente coinvolti.

Spero che queste parole ti abbiano indotto a riflettere sulle tue percezioni personali.
Perché preferisci una lingua straniera piuttosto che un’altra? Riesci a individuare i motivi alla base delle tue preferenze?

Aspetto la tua opinione. 😉

Perché celebrare la Giornata Mondiale della Traduzione

Le origini della festa

Il 30 settembre si celebra la festa di San Girolamo (o Gerolamo), santo protettore dei traduttori. San Girolamo, morto il 30 settembre 420, fu infatti un ottimo traduttore. A lui si deve la Vulgata, la prima traduzione completa in latino della Bibbia a partire dal testo in greco ed ebraico.

Rifacendosi agli insegnamenti di Cicerone e Orazio, San Girolamo adottò un approccio decisamente moderno nei confronti della traduzione:

Non rendo la parola con la parola, ma il senso con il senso.

Questo è l’approccio che denota la professionalità del traduttore. La traduzione non è la semplice sostituzione di parole, ma consiste nel trasferire il significato, le sfumature linguistiche e culturali del messaggio originale. La traduzione è l’esatto trasferimento del testo da una lingua all’altra, che richiede una sensibilità del tutto umana.

La traduzione e la vita

Traduco, ergo sumusCome Cartesio e il suo “Cogito, ergo sum” (Penso, dunque sono) e la rielaborazione filosofica di Camus con la massima “Je me révolte, donc nous sommes” (Mi rivolto, dunque siamo), propongo questo motto:

Traduco, ergo sumus.
Traduco, dunque siamo.

Senza il traduttore professionista, il mondo della comunicazione non esisterebbe. E il motivo è molto semplice.

Il lavoro del traduttore contribuisce all’esistenza di ognuno di noi. È un’impresa che, anche se svolta in relativa solitudine, influisce sul mondo intero.
Senza il traduttore professionista non conosceresti il cinema internazionale, non vedresti film, serie televisive, documentari provenienti da tutto il mondo; non leggeresti il 90% di libri, articoli, giornali, riviste; non compreresti prodotti provenienti da aziende estere; non avresti accesso a innumerevoli servizi; non potresti internazionalizzare la tua azienda; non saresti in grado di far funzionare un dispositivo o un macchinario senza le istruzioni d’uso.

La traduzione è implicata in ogni momento della nostra quotidianità. Possiamo accedere con facilità a notizie, interviste, dibattiti culturali, programmi, letture, pubblicità, acquisti, che sarebbero invece inaccessibili senza la mediazione linguistica e culturale.

Quindi esistiamo anche grazie ai traduttori, figure professionali che spesso rimangono dietro le quinte, ma che di fatto rendono possibile la vita di tutti.

Senza un traduttore non avresti mai letto il tuo libro preferito, né visto il tuo film irrinunciabile né potresti utilizzare il prodotto di cui non puoi fare a meno.

Perché celebrare la Giornata Mondiale della Traduzione?
Perché è giusto, almeno un giorno all’anno, ricordare l’importanza della traduzione nella nostra vita, esserne consapevoli e ringraziare quei professionisti che rendono tale la nostra esistenza con il loro lavoro.

Traduco, ergo sumus.